Introduzione – Perché “Ethereum”?

Etere: concetto tanto antico quanto sfuggente. Chi di noi ha infatti una chiara idea di cosa sia?

Per la filosofia greca antica l’etere era un elemento essenziale della realtà, per la fisica dell’Ottocento un medium materiale da postulare necessariamente per spiegare la propagazione delle onde elettromagnetiche, così come l’aria è il medium materiale necessario per la propagazione delle onde sonore.
I fisici del Novecento iniziarono a mettere in dubbio il concetto di etere e Einstein con i suoi lavori sulla relatività si spinse inizialmente ad affermare la sua non esistenza1, facendo progressivamente cadere in disuso il termine.
Tuttavia, fu lo stesso scienziato che poi si ricredette, riaffermando l’importanza di questo concetto ma cambiandone una caratteristica fondamentale: la materialità. “È quindi permesso assumere un mezzo
colmante nello spazio […]. Questo etere non può però essere concepito come consistente di particelle”2, scrisse nel 1920.

Da materiale, l’etere diventava un mezzo immateriale, virtualizzandosi.
Ecco che appare più chiaro il motivo per cui Vitalik Buterin ha scelto proprio i nomi “Ethereum” ed “Ether” per il suo progetto.
Nel 2013 a 19 anni, Vitalik studia la giovane blockchain Bitcoin e l’omonima criptovaluta, ne coglie l’essenza e decide di sviluppare da zero il suo sistema. Inizia a creare la sua personale blockchain Ethereum e la conseguente valuta virtuale Ether, che come le altre nasce come un qualcosa di assolutamente immateriale e privo di reale valore, ma che in soli 5 anni raggiunge la seconda maggior capitalizzazione di mercato, per un valore attuale di 43 miliardi di dollari.
Secondo molti analisti Ethereum è la blockchain più promettente dell’intero panorama non solo a causa della sua riconosciuta crescita, ma soprattutto grazie alle molteplici funzionalità offerte dalla piattaforma,
dalla comunità di sviluppatori interessati ai suoi progetti e quindi a tutto l’ecosistema che ne comporta.

Come è stato possibile tutto questo?
Perché Ethereum è considerato così promettente e quali sono tutte le sue funzionalità? Cosa differenzia questo ecosistema dai più popolari bitcoin?
Quale direzione prenderà questa piattaforma?

Risponderemo a queste e altre domande in una serie di articoli dedicati a questa blockchain, con l’obiettivo di essere il più chiari possibili ma ugualmente dettagliati, motivo per cui nel prossimo articolo sarà necessario definire alcuni termini base del settore prima di procedere nell’analisi della piattaforma

Per chi non volesse aspettare, si rimanda al breve e ottimo e-book di AIO Blockchain per un’introduzione generale alla tecnologia blockchain.

Contributor: Filippo Schieratti

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